L’estate è spesso associata a leggerezza, libertà e spensieratezza.
Tuttavia, sotto la superficie abbronzata delle vacanze si nasconde una dinamica psicologica molto più complessa, che nei mesi caldi vede aumentare la propensione ai tradimenti e ai comportamenti trasgressivi.
Ma cosa succede, psicologicamente, durante l’estate? E perché il tradimento sembra, in certi casi, un rischio più elevato in questa stagione?
La Psicologia delle Stagioni: Come il Clima Modifica il Comportamento
Diversi studi psicologici hanno mostrato come le stagioni influiscano sui comportamenti sociali e relazionali.
Secondo la teoria del Seasonal Affective Disorder (SAD), il cambiamento di luce e temperatura influenza i livelli di serotonina e dopamina, i neurotrasmettitori legati all'umore e al desiderio.
Durante l’estate, la luce intensa e la temperatura calda stimolano la produzione di dopamina, aumentando la sensazione di benessere, ma anche il desiderio di novità e gratificazione immediata.
Inoltre, il corpo esposto, il contatto fisico più frequente e i comportamenti sociali più aperti durante le vacanze innescano risposte fisiologiche legate all’attrazione sessuale.
Il fenomeno viene talvolta definito Summer Effect, in cui il senso di libertà e le inibizioni più basse creano un fertile terreno per i comportamenti trasgressivi.
Il Tradimento come Comportamento di Regolazione Emotiva
Il tradimento non è soltanto un atto di infedeltà, ma può rappresentare un tentativo di regolare le emozioni.
La teoria dell’Attaccamento ci spiega che il modo in cui ci relazioniamo agli altri nei legami affettivi dipende dallo stile di attaccamento sviluppato nell’infanzia.
Chi ha un attaccamento insicuro o evitante, in estate potrebbe più facilmente tradire, spinto da un bisogno di rassicurazione o di evitare l’intimità eccessiva.
Non è raro che persone con queste caratteristiche sperimentino il tradimento come un modo per evitare la profondità emotiva, usando l’avventura estiva come “valvola di sfogo” delle tensioni accumulate nella relazione.
Il Tradimento Vacanziero e il Meccanismo della Dissociazione
Un altro aspetto fondamentale è la dissociazione situazionale.
La vacanza rappresenta uno spazio-tempo altro, una sorta di "sospensione" dalla quotidianità, in cui si abbassano i confini morali e le regole abituali sembrano meno vincolanti.
È un fenomeno ben descritto dalla Deindividuazione, una teoria sociale secondo cui in contesti di anonimato o di gruppo si riduce il senso di responsabilità individuale.
Ad esempio, una persona sposata potrebbe sentirsi “autorizzata” a flirtare o tradire in vacanza perché percepisce quella parentesi come scollegata dalla vita di tutti i giorni, con un pensiero del tipo: “Quello che succede in vacanza resta in vacanza”.
Immaginiamo una coppia sposata da anni che decide di trascorrere una vacanza separata per esigenze lavorative.
Il partner in vacanza si trova in un contesto di festa, tra nuove conoscenze, serate di ballo e leggerezza.
Lontano dalle responsabilità quotidiane, inizia un flirt apparentemente innocente, che si trasforma poi in un tradimento fisico.
Il giorno dopo, il senso di colpa emerge, ma viene razionalizzato con frasi come: “Non è stato niente, è stata solo una notte”.
In psicoterapia, questi episodi emergono spesso come crisi non elaborate, dietro cui si celano bisogni più profondi: noia nella relazione, necessità di sentirsi desiderati, oppure rancori inespressi che esplodono nel momento in cui l’ambiente facilita la trasgressione.
Tradimenti Estivi e Psicoterapia
Quando il tradimento si verifica, soprattutto in contesti apparentemente “sospesi” come l’estate, la psicoterapia può offrire uno spazio sicuro per esplorare significati, bisogni nascosti e dinamiche relazionali sottostanti.
L’obiettivo non è giudicare o assolvere, ma comprendere.
Comprendere cosa ha portato una persona a uscire dal patto relazionale, cosa mancava nella relazione, ma anche cosa cercava nella trasgressione.
Uno dei primi passi, in terapia individuale, è restituire complessità all’evento: il tradimento non è mai solo un comportamento impulsivo o una “scappatella”, ma spesso un’espressione (non sempre consapevole) di frustrazione, desiderio di riconnessione con sé stessi, bisogno di validazione, o reazione a un vissuto di trascuratezza emotiva.
Il terapeuta lavora per aiutare la persona a distinguere tra il significato soggettivo attribuito all’evento e la funzione che esso ha avuto nel proprio percorso relazionale.
Nel lavoro con la coppia, è fondamentale che entrambe le parti si sentano ascoltate e comprese.
Il tradimento viene affrontato non solo come una ferita, ma come una possibile finestra di accesso alle vulnerabilità di entrambi.
Il dolore che ne scaturisce può diventare una spinta verso un legame più autentico, se le emozioni vengono riconosciute, validate e trasformate.
In altri casi, invece, la terapia può aiutare a riconoscere che la relazione era già in fase di chiusura, e che il tradimento è stato solo il sintomo di una separazione psichica già in atto.
In questo senso, il lavoro terapeutico può offrire uno spazio per separarsi consapevolmente, con meno rabbia e più chiarezza, elaborando lutti e aspettative non soddisfatte.
Infine, un lavoro sulla sessualità può risultare prezioso.
In alcune situazioni, il tradimento è collegato non tanto alla mancanza di amore quanto a una carenza o frustrazione nella sfera erotica.
In questi casi è importante ridefinire desiderio, intimità e fantasie, uscendo da copioni stereotipati o repressivi.
Conclusioni
L’estate, con la sua promessa di evasione e piacere, non è di per sé “colpevole” di tradimenti o infedeltà.
Tuttavia, rappresenta un potente amplificatore di bisogni sopiti e dinamiche irrisolte.
Comprendere questi meccanismi, sia a livello personale che relazionale, può trasformare un’esperienza dolorosa come il tradimento in una possibilità di crescita e cambiamento.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta Coach
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