Negli ultimi anni si è assistito a una crescente diffusione sia del coaching che della psicoterapia.

Entrambe le pratiche si occupano di persone, cambiamento e sviluppo, ma con finalità, metodi e cornici teoriche differenti.

La loro crescente popolarità ha generato spesso confusione: quando rivolgersi a un coach? Quando, invece, a uno psicoterapeuta? E in cosa differiscono realmente?

Questo articolo propone una panoramica chiara e professionale, utile per orientarsi senza pregiudizi né “tifoserie”.

Negli ultimi anni il burnout è diventato una delle sfide più rilevanti per le organizzazioni: non riguarda solo chi lavora troppo, ma chi si trova disallineato rispetto ai propri valori, al senso del proprio ruolo o alla cultura aziendale.

In questo articolo approfondisco le radici psicologiche del burnout e il contributo che il psychology coaching può offrire per prevenirlo e trasformarlo in un’occasione di crescita personale e professionale.

Ogni relazione costruisce un “noi” che dà forma al nostro modo di sentirci, pensare, esistere.

Quando quel legame si spezza, il dolore non è solo per l’altro, ma per la parte di noi che viveva dentro quella relazione.

La psicoterapia può diventare uno spazio in cui quel dolore viene accolto e trasformato: non per cancellare la perdita, ma per ricostruire un nuovo equilibrio del Sé.

Nel mio nuovo articolo approfondisco il tema del dolore da separazione, tra prospettiva sistemico-relazionale e psicoanalisi relazionale: cosa accade alla nostra identità quando un legame si interrompe, e come la mente può ritrovare continuità dopo la frattura.

Saper fare e saper essere non sono mondi separati, ma dimensioni che si intrecciano ogni giorno nel lavoro, nelle relazioni e nella crescita personale.

Le hard skill costruiscono la base tecnica, le soft skill danno vita, direzione e senso a ciò che facciamo.

Nel coaching psicologico, queste due sfere diventano strumenti di consapevolezza e trasformazione: comprendere come si agisce e chi si è mentre lo si fa.

In questo nuovo articolo esploro in profondità cosa distingue e unisce hard e soft skill, con esempi pratici e riflessioni su come svilupparle nella vita e nel lavoro.

Ti è mai capitato di svegliarti senza alcuna voglia di affrontare la giornata, sentendo che ogni compito — anche il più semplice — pesa come un macigno?

Nel lavoro e nello studio, la demotivazione può essere un segnale di qualcosa di più profondo: un sintomo della depressione.

Nel nuovo articolo esploro come questo disturbo influenzi la motivazione, intrecciando spiegazioni psicologiche, prospettive relazionali e casi concreti.

Non si tratta di “mancanza di volontà”, ma di un fenomeno complesso che coinvolge mente, corpo e relazioni.

In questo articolo, esamineremo l'impatto delle storie traumatiche familiari sull'infanzia, esplorando il contributo di diverse teorie psicologiche, tra cui la Terapia Sistemico-Relazionale e la Teoria Relazionale-Interpersonale (TRI) di Benjamin.