Il gioco d’azzardo è un’attività ludica che si basa su una scommessa di denaro con l’aspettativa di vincere una ricompensa economica.
Questo tipo di gioco oggi è sempre più diffuso nel mondo, gli ultimi dati rilevati ci informano che 1 italiano su 2 gioca d’azzardo almeno una volta all’anno.
Il dato più allarmante è che, tra questi giocatori, una percentuale sempre maggiore è affetta da una vera e propria patologia collegata a questa attività.
La Dipendenza da gioco d’azzardo colpisce in media il 2,5% della popolazione, questo vuol dire che i giocatori d’azzardo patologici sono circa 1 milione in Italia.
Certamente non tutte le persone che giocano d’azzardo lo fanno a causa di un disturbo.
Tra i giocatori si possono individuare le seguenti categorie:
- giocatori sociali: giocatori non problematici, che giocano in maniera occasionale o abituale solo per divertirsi o per rilassarsi, sono in grado di smettere di giocare in qualunque momento;
- giocatori problematici: non riescono totalmente a controllare il proprio comportamento di gioco. Possono essere presenti alcune conseguenze negative collegate a questa attività ma non tali da compromettere relazioni importanti o il lavoro;
- giocatori patologici: giocano molto spesso e per lunghi periodi, non sono in grado di controllare il proprio comportamento di gioco, è presente una dipendenza. Gravi conseguenze collegate a questo tipo di passatempo.
Il Disturbo da gioco d’azzardo (Gambling) vero e proprio si caratterizza per i seguenti elementi:
- la persona ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori al fine di ottenere l’eccitazione desiderata;
- è nervoso quando non può giocare o cerca di diminuire il tempo dedicato al gioco;
- tenta ripetutamente senza successo di smettere di giocare;
- tende a giocare maggiormente quando percepisce emozioni negative come, ad esempio, senso di impotenza, ansia o depressione;
- dopo aver perso denaro spesso torna per rivincerlo;
- ripetute menzogne ai membri della famiglia o ad altre persone importanti per nascondere l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo;
- ha compromesso, o perso, una relazione importante, il proprio lavoro a causa del gioco.
In presenza di un disturbo da gioco d’azzardo il primo passo verso la guarigione è rappresentato certamente dallo smettere di giocare.
Tuttavia, poiché nel giocatore si instaura una vera e propria dipendenza, molto simile a quella delle persone che abusano di sostanze stupefacenti, smettere di giocare può non essere semplice.
Se si ha una dipendenza è necessario dunque chiedere aiuto a professionisti, che possano aiutare la persona a controllare il proprio comportamento compulsivo fino ad una vera e propria estinzione di questa sintomatologia.
La psicoterapia individuale e di gruppo è il trattamento maggiormente consigliato in presenza di Gambling.
Terapie farmacologiche, inoltre, possono essere necessarie qualora, associate a questo disturbo, siano presenti altre problematiche come, ad esempio, depressione o dipendenza da sostanze o alcool.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
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Bibliografia
- American Psychiatric Association (2014). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – DSM 5, Raffaello Cortina Editore.
- Breen RB, Zuckerman M, (1999), GABS: Gambling Attitudes and Beliefs Survey. In Guida ragionata agli strumenti diagnostici e terapeutici nel Disturbo di gioco d’azzardo patologico, (2004), Hans Dubois Editore, 80-83.
- Caretti V., La Barbera D. (2005) Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia, Raffaello Cortina Editore.
- Serpelloni G. (2013), Gioco d’azzardo problematico e patologico: inquadramento generale, meccanismi fisiopatologici, vulnerabilità, evidenze scientifiche per la prevenzione, cura e riabilitazione, Manuale per i Dipartimenti delle Dipendenze, Dipartimento Politiche Antidroga.
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