Perché due persone che hanno scelto di unirsi e che si sono amate ad un certo punto sembrano dimenticare cosa li abbia spinti a scegliersi tanto da desiderare solamente che l’altro sparisca?
Cosa conduce i due partner a vivere la propria relazione di coppia come l’unica cosa che li abbia mai resi felici veramente e successivamente a vivere l’altro come il proprio aguzzino e causa di tanta sofferenza?
Varie possono essere le spiegazioni.
Spesso succede che i partner inizino a vivere la coppia come insoddisfacente quando viene a mancare la condivisione di aree importanti in una relazione.
Perché una coppia funzioni, infatti, è necessario che vari aspetti vengano condivisi appieno e, soprattutto, l’aspetto sessuale, emotivo e sociale.
Queste tre aree, infatti, sono fortemente collegate reciprocamente tanto che il buon funzionamento di una ha effetti positivi diretti sulle altre due.
D’altra parte, quando si producono delle difficoltà in una di queste dimensioni anche le altre ne risentono: un’insoddisfazione sessuale, ad esempio, può condurre ad una difficoltà di espressione delle emozioni, la mancanza di amicizie comuni può generare difficoltà nell’intimità e lo svilupparsi di gelosie reciproche.
La coppia per brevi periodi può tollerare difficoltà nell’area sessuale, emotiva o sociale, generalmente attraverso un maggior investimento nelle altre dimensioni.
La crisi può giungere quando tali difficoltà si protraggono per lungo tempo con la possibilità della fine della coppia stessa o l’emergere di sintomi e sofferenza in uno entrambi i partner.
I problemi, inoltre, nascono spesso quando i ruoli assunti nella relazione sono troppo rigidi.
Problematica, ad esempio, è la situazione in cui uno dei due partner ricompre sempre una posizione di dipendenza dall’altro, oppure quando entrambi lottano costantemente per avere il potere all’interno della relazione.
La coppia funzionante è, dunque, quella in cui i ruoli sono flessibili e quindi le varie posizioni possono essere intercambiabili e assunte in maniera alternata da ciascuno.
La crisi di coppia, il più delle volte, nasce in seguito ad una delusione: l’altro non è chi si era creduto di aver trovato.
La coppia, infatti, nella prima fase della sua esistenza (l’innamoramento), attraversa una fase cosiddetta di illusione.
In questa fase entrambi i partner idealizzano l’altro e tendono a rimandare un’immagine ideale di sé.
Entrambi si attendono che l’altro possa aiutarli a curare vecchie ferite e a soddisfare antichi bisogni inappagati.
La coppia, tuttavia, con il passare del tempo giungerà inevitabilmente alla fase della delusione.
L’innamoramento, infatti, è basato su un’illusione: i partner avevano creduto di aver trovato una sorta di “terra promessa” che, in realtà, è impossibile da raggiungere.
La consapevolezza che la realtà è differente da quanto idealizzato in precedenza porta nella coppia una crisi alla quale generalmente segue la cosiddetta fase della disillusione: dopo una crisi successiva alla delusione la coppia si ristruttura con modalità nuove e aspettative più mature e realistiche di quelle precedenti.
Le coppie, tuttavia, non sono sempre in grado di giungere ad una sana disillusine e spesso accade che reagiscono alla delusione con modalità non funzionali che non permette il passaggio dall’innamoramento alla fase dell’amore maturo.
Alla crisi possono seguire due strade:
- Un conflitto costante tra i due partner con impossibilità di trovare una soluzione. La coppia può dividersi oppure continuare ad esistere ma nell’insoddisfazione di entrambi i partner.
- Lo sviluppo di un sintomo: quando i membri della coppia si trovano nell’impossibilità di accettare la delusione nata dall’incontro con la realtà, può avvenire che uno o entrambi i partner sviluppino un sintomo psicologico che permette alla coppia di continuare ad esistere.
La causa dell’insoddisfazione viene dunque attribuita alla malattia e non alla delusione.
Chiedere l’aiuto di uno psicologo di coppia può permettere ai partner di superare la crisi e ritrovarsi l’un l’altro.
La crisi, infatti, non sempre è segnale della fine dell’amore ma rappresenta spesso l’impossibilità di abbandonare l’immagine idealizzata di se stessi e dell’altro e la difficoltà ad accettarsi per ciò che si è in realtà.
Un percorso di psicoterapia di coppia può aiutare i due partner ad abbandonare i desideri infantili per accedere ad una dimensione matura e più funzionale.
La terapia può permettere alla coppia di costruire quello che Canevaro definisce come amore coterapeutico: un rapporto di donazione e completamento dell’altro basato sulle condivisioni di vulnerabilità, sulla crescita reciproca e sul dialogo.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
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Bibliografia
- Andolfi Maurizio (1999). La crisi della coppia, Raffaello Cortina Editore.
- Cancrini M. G., Harrison Lieta (1991). Potere in amore, L’Ed Edizioni.
- Malagoli Togliatti et al. (2003). La psicoterapia con la coppia., Franco Angeli.
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