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La Psicoterapia Sistemico Relazionale e Familiare
psicoterapia sistemica
psicoterapia sistemica

La Psicoterapia Sistemico Relazionale è nata negli Stati Uniti negli anni '50, come derivazione della psicoanalisi relazionale.

I fondatori di questo modello di terapia erano insoddisfatti dei risultati ottenuti attraverso la classica psicoterapia individuale.

Avevano notato, ad esempio, che i pazienti schizofrenici, dopo un periodo di ricovero, tendevano a ripresentare gli stessi sintomi psichiatrici quando tornavano a vivere con le loro famiglie.

Partendo dalle teorie di Sullivan, i terapeuti sistemico-relazionali si sono concentrati sullo studio della correlazione dei comportamenti umani, sostenendo la necessità di focalizzare gli interventi non più sul singolo individuo, ma sul suo contesto interpersonale di appartenenza.

Spostare lo sguardo all’ambiente del soggetto permette, infatti, di comprendere il reale significato dei suoi comportamenti o sintomi.

Si pensi, ad esempio, ai movimenti di un pesce: sulla terra ferma sono incomprensibili ma se rimettiamo quel pesce nell’acqua capiremo come quei movimenti convulsi gli permettono di nuotare e vivere nel suo habitat.

Gli psicoterapeuti, perciò, iniziarono ad ipotizzare che la causa del disturbo psichico non si dovesse cercare nel singolo soggetto ma nel contesto relazionale in cui viveva: il sistema di appartenenza.

Un Sistema è un insieme composto da parti in relazione tra loro con il fine di evolvere e mantenere l’equilibrio all’interno dello stesso.

Una modificazione in qualsiasi parte del sistema induce un cambiamento in tutto l’insieme e, viceversa, un cambiamento nella struttura del gruppo ha effetti diretti su ciascun elemento.

Il sistema e le sue parti sono, dunque, in relazione reciproca e si influenzano vicendevolmente.

Ogni parte del sistema ha, inoltre, un proprio ruolo e una funzione specifica.
Ogni membro ha un mandato collettivo, che deve rispettare per il bene del gruppo di appartenenza.

La Psicoterapia Sistemico Relazionale ha così spostato la sua attenzione dal paziente a tutti i componenti della sua famiglia (sistema), concentrando il focus dell’intervento sull’ambiente in cui la persona ha vissuto e sulla rete di relazioni significative attuali.

Lo psicoterapeuta, partendo dall’osservazione dei processi relazionali tra il paziente e i suoi familiari, mira a modificare i modelli disfunzionali delle relazione presenti nel sistema entro il quale il disagio del paziente si è sviluppato, supportando le risorse familiari presenti e rendendo meno rigidi certi comportamenti e modalità comunicative.

All’interno di questa cornice teorica, il sintomo viene ridefinito come il risultato di una disfunzione del sistema di appartenenza e non più come una difficoltà specifica della persona.

I disturbi psichici sarebbero, perciò, il risultato di un blocco evolutivo del sistema familiare.

Secondo la psicoterapia sistemico relazionale, per risolvere il problema è, dunque, necessario intervenire sul sistema e non solo sulla persona che presenta il disturbo, poiché il sintomo è generato proprio da difficoltà interpersonali.

La Psicoterapia Familiare

La Psicoterapia Sistemico Relazionale, proprio per la sua attenzione al sistema famiglia del paziente, viene spesso definita Psicoterapia Familiare.

La famiglia, infatti, viene considerata come un sistema organico le cui caratteristiche sono il prodotto delle peculiarità di ciascun membro che la compongono e delle relazioni tra di loro.

Poiché la famiglia è un sistema, anche in questo gruppo sociale il cambiamento in un membro produce un mutamento in tutti gli altri e, allo stesso tempo, le caratteristiche strutturali e relazionali della famiglia influenzano l’agire del soggetto.

Si pensi, ad esempio, come la nascita o la morte di un familiare influenzi fortemente l’agire di ciascun componente.

La famiglia è un sistema in continua evoluzione.

Il suo sviluppo procede per tappe e in ogni fase è presente un obiettivo da raggiungere.

È proprio quando la famiglia non riesce a raggiungere uno di questi obiettivi evolutivi che si generano sofferenza e disagio in ognuno dei suoi membri.

I sintomi del paziente sarebbero, secondo questo modello di psicoterapia, proprio la manifestazione di questa difficoltà.

Il compito dello psicoterapeuta consiste proprio nell’aiutare i gruppi familiari a ritrovare le proprie innate capacità di risoluzione dei conflitti e delle crisi, aiutandoli a riprendere il loro normale processo evolutivo.
Lo psicoterapeuta sistemico-familiare opera su quattro dimensioni principali:

  • la storia della famiglia,

  • la struttura del sistema,

  • la fase attuale di ciclo vitale della famiglia,

  • la funzione del sintomo all’interno dell’equilibrio del suo gruppo di appartenenza.

La Psicoterapia Sistemica Individuale

Gli psicoterapeuti sistemico-familiari spesso richiedono che tutti i membri del nucleo familiare siano presenti in seduta, sulla base della teoria che il disturbo del soggetto sia l’espressione di un malessere generale presente in tutto il sistema.

Negli ultimi anni, tuttavia, si è diffusa sempre più una modalità di terapia che prevede sedute individuali e non più, dunque, allargate a tutti i membri della famiglia.

Proprio per le caratteristiche dei sistemi descritte sopra, infatti, si è osservato come gli interventi terapeutici possano procedere in due direzioni:

  • agire sul sistema per risolvere le problematiche di una parte dello stesso;

  • agire sul singolo per modificare l’intero sistema a cui appartiene.

Nelle sedute di psicoterapia individuali, il terapeuta lavora con quella che viene definita “la famiglia che la persona porta nella sua testa”.

In terapia si lavora sulle relazioni interpersonali attuali e passate che animano la vita del soggetto, sulle relazioni introiettate e sulle modalità comunicative dell’individuo, il tutto per giungere alla comprensione delle difficoltà connesse ai suoi sistemi di appartenenza.

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Bibliografia

  • Andolfi M. (2005). I pionieri della terapia familiare, Franco Angeli.

  • Boscolo L. et al. (1983). La terapia sistemica. Nuove tendenze in terapia della famiglia, Casa Editrice Astrolabio.

  • Boscolo L. et al.(2004). La clinica sistemica. Dialoghi a quattro sull'evoluzione del modello di Milano, Bollati Boringhieri.

  • Bruni F.; De Filippi P. G. (2007). La tela di Penelope. Origini e sviluppi della terapia familiare, Bollati Boringhieri.


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