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Dott. Francesco Scaccia
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Hikikomori e ritiro sociale
ragazzo isolato
ragazzo isolato

Il termine Hikikomori (letteralmente "isolarsi, stare in disparte") è stato introdotto nella lingua giapponese per riferirsi ad adolescenti e giovani adulti che inspiegabilmente decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi di tempo.

Questi giovani, dopo aver lasciato la scuola, il lavoro, abbandonato gli amici si rinchiudono nella propria camera da letto e rifiutano ogni contatto con il mondo esterno, trascorrendo periodi lunghissimi di completo isolamento, anche molti anni.

Vari studiosi hanno cercato di comprendere cosa ci sia dietro questo fenomeno che si è sviluppato in Giappone ed oggi colpisce circa un milione di giovani nipponici, generalmente di sesso maschile, ritiratisi dal mondo.

È stato ipotizzato che all’origine questi giovani decidano di prendersi una pausa di riposo in seguito a periodi di forte stress dovuti alle troppe richieste della società.

La società giapponese, infatti, è caratterizzata da una forte competitività e ciò sembrerebbe condurre alcuni giovani a ritirarsi per il peso delle pressione all'autorealizzazione e al successo.

Il problema sorge nel momento in cui queste fasi di pausa si prolungano oltre le aspettative e il periodo di riposo si trasforma in una vera e propria reclusione volontaria in casa che può avere ripercussioni sul tono dell’umore e può condurre allo sviluppo di gravi patologie psicologiche e psichiatriche.

È stato osservato, inoltre, come spesso l’elemento che induce questi giovani a separasi dal mondo sia rappresentato dall’aver subito atti di bullismo a scuola o sul lavoro.

Tali episodi porterebbero i ragazzi a mettere in discussione la loro vita, a criticare una cultura troppo concentrata sul successo e dunque, come atto di accusa alla società, decidono di abbandonare tutto.

Sebbene il fenomeno hikikomori si sia sviluppato in Giappone e sembri essere molto influenzato dalla cultura nipponica, caratterizzata, ad esempio, da una “non presenza” dei padri, totalmente concentrati sul lavoro, e da rapporti fusionali madre-figlio, attualmente sempre più casi sono stati segnalati nel mondo.

In Italia, ad esempio, secondo alcune stime sarebbero 30.000 i giovani ritirati.

Che cosa porta dunque un giovane a rinchiudersi in casa tagliano i ponti con tutto ciò che lo circonda?

È difficile trovare una causa specifica anche se sono state proposte alcune ipotesi.

Secondo alcuni studiosi gli elementi che possono condurre all’isolamento tipico degli hikikomori sarebbero i seguenti:

  • personalità: ragazzi molto intelligenti ma anche particolarmente introversi, caratteristiche che li porterebbero a difficoltà relazionali e dunque a non possedere la possibilità di condividere con i propri coetanei la loro sofferenza;

  • familiari: padri assenti emotivamente, molto concentrati sul lavoro e madri iperaccudenti che creano un rapporto fusionale con il figlio;

  • scolastiche o lavorative: episodi di bullismo che porterebbero questi giovani a nascondersi da una società potenzialmente pericolosa.

Importante sottolineare che, nonostante quanto sostenuto in passato da molti, la dipendenza da internet non rientra tra e cause di questo isolamento. Infatti, il fenomeno hikikomori si è sviluppato prima della diffusione dei computer e di internet.

Questi giovani diventano dipendenti da internet solo successivamente, la Rete, infatti, rappresenta l’unico modo per mantenere un minimo rapporto con il mondo esterno.

Come detto precedentemente, il ritiro prolungato dal mondo può indurre lo sviluppo di psicopatologie anche gravi.

Dunque è importante intervenire tempestivamente al fine di evitare che l’isolamento da temporaneo si tramuti in cronico.

Essenziale dunque attivare percorsi di psicoterapia rivolti a questi giovani, per aiutarli a reinserirsi nella società così da poter finalmente riprendere in mano la propria vita.

Importante, spesso, un percorso psicologico anche per i genitori per aiutarli a comprendere la difficoltà del proprio figlio e supportarli nel suo accudimento.

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Bibliografia

  • Kato, Tateno et al.(2012). "Does the ‘hikikomori’ syndrome of social withdrawal exist outside Japan? A preliminary international investigation", Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, 47, 1061–1075.

  • Li, Wong et al. (2015). "Youth social withdrawal behavior (hikikomori): A systematic review of qualitative and quantitative studies", Australian and New Zealand Journal of Psychiatry, 49 (7), 595-609.

  • Ricci Carla (2008). Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione, Milano, Franco Angeli.

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